I designer e i brand emergenti da NY a Milano che dovresti conoscere per non farti trovare impreparat*
Dopo quasi due anni di sfilate digitali, la New York Fashion Week è tornata nella speranza di farci provare emozioni nuove. Certo, c’è da dire che alcuni grandi nomi sono tornati a New York (Moschino, Thom Browne e Tom Ford sto parlando di voi) ma sono i designer emergenti a farmi battere forte il cuore e sperare che carattere, personalità e originalità abbiano la meglio sulle regole e i criteri del marketing e altro ancora.
Tra i designer sembra che la maggior parte stia anche prendendo le cose in grande, LaQuan Smith ad esempio ha scelto di presentare la sua ultima collezione in cima all’Empire State Building diventando il primo designer a farlo.
Ma se c’è una cosa su cui possiamo contare a New York, è il fatto che non mancano i giovani talenti che si muovono nel settore della moda.
I designer di tutto il mondo si sono catapultati a New York e il CFDA non ha potuto fare altro che accoglierli.
Da Private Policy passando per Social Work ho raccolto un gruppo di nuovi, nuovissimi designer e brand che secondo me dovresti conoscere.
Designer emergenti da NY a Milano: Social Work
Chenghui Zhang è una stilista nata in Italia ma cresciuta a Shanghai, ha studiato alla Parsons prima di lavorare per alcuni marchi americani come Helmut Lang e Ralph Lauren.
Nel 2018, ha deciso di lanciare la sua linea con un focus su basi sovversive con una sensibilità vintage. Pensa alle sottoveste drappeggiate sovrapposte a pantaloni scozzesi o ad abiti di seta a righe patchwork tagliati in forme asimmetriche.
Più di recente, il marchio si è concentrato sui motivi del surrealismo, in particolare sui dipinti di Dalì e sulle stampe russe di scatole di fiammiferi.
In particolare, la designer sta cercando la sua icona, e potrebbe essere la rosa, che è stata reinterpretata più e più volte da diversi artisti, tirandone fuori la forma e usandola per abbellimenti, finiture e altro nella sua prossima collezione SS22.
Designer emergenti da NY a Milano: Private Policy
Il brand Private Policy è così devoto a New York City , che il designer Siying Qu afferma che le strade stesse sono al centro dell’estetica del marchio. “Non solo lo stile dei newyorkesi ci incuriosisce, ma ci ispira anche ciò che pensano e discutono”, spiega Siying Qu. “Guardiamo agli eventi attuali o alle questioni sociali, come un giornale. Trovare un argomento che ci appassiona diventa il punto di partenza per una collezione”.
Nelle ultime stagioni, il marchio ha esplorato di tutto, dai ferrovieri cinesi del 1800 in America al più antico orto comunitario di New York, dando vita a una gamma di stili e idee: dalle semplici magliette grafiche alle gonne asimmetriche in pelle e ai bottoni con immagini illustrative.
Il marchio considera ogni pezzo un punto di partenza per una discussione comunitaria o un problema sociale. “La moda è potente e vogliamo che il potere venga utilizzato per risolvere problemi reali”, aggiunge Lopez.
Designer emergenti da NY a Milano: Hyusto
È possibile un mondo senza sneakers? Secondo Hyusto, marchio di calzature 100% Made in Italy, si. D’altronde lo slogan sul packaging è chiaro: “A world without sneaker is possible”.
Nasce così il brand Hyusto che nel dialetto di Civitanova Marche vuol dire “giusto”. Il progetto infatti affonda le radici nel cuore del paradiso calzaturiero italiano, le Marche, e forte di questo knowhow nasce il concept del brand, con una collezione che rivede i modelli classici come il mocassino, la slipper e la loafer, con una filosofia genderless e senza regole di tempo che hanno già fatto perdere la testa a Shawn Mendes che ha indossato proprio ieri agli VMA’s un paio di loafers Hyusto.
Designer emergenti da NY a Milano: Andrea Grossi
Andrea Grossi è un giovanissimo designer che mixa riferimenti classici maschili a estetiche futuristiche, in uno stile da lui definito “Digital Couture”.
Le sue collezioni sono a metà strada tra sperimentazione di tecnologie digitali e tecniche tradizionali, come tagli laser, lavorazioni 3D e l’utilizzo di materiali come pelle e denim, manipolati con stampe di modelli virtuali.
Lil Nas, Tommy Cash e Blanco sono già suoi fan. Poi fate voi
Designer emergenti da NY a Milano: A–Company
Sara Lopez ha lanciato A–Company nel 2018, ispirata dall’idea di ricostruire pezzi moderni e classici da un nuovo punto di vista, avvicinandosi alla teoria critica, agli studi queer e ai semplici gesti quotidiani. “Mi interessa il guardaroba moderno e il suo scopo nella società”, spiega delle sue giacche di jeans oversize senza genere e camicie button-down, molte delle quali presentano abbottonature e colletti asimmetrici che sembrano leggermente storti.
Lopez progetta e produce esclusivamente i suoi pezzi a New York City, che sta diventando sempre più una rarità oggi: “Il mio obiettivo è ritagliarmi un nuovo spazio per l’abbigliamento analitico e artistico all’interno di un modello collaborativo e sostenibile”, io adoro!